sabato 20 dicembre 2008
Regali di Natale...
domenica 26 ottobre 2008
25 ottobre - Quando il teatro racconta la guerra....
Bello, molto bello lo spettacolo che ho visto ieri sera a teatro nell'ambito della Festa del Teatro.
Stupidorisiko, una geografia di guerra.
Uno spettacolo in cui per una volta “ogni riferimento a personaggi realmente esistiti o a fatti realmente accaduti e’ da ritenersi ASSOLUTAMENTE VOLONTARIO”.
Uno spettacolo pieno di numeri e informazioni annientanti. Che pero’ riesce a trattare un tema duro e forte come la guerra anche con il sorriso e comunque in modo brioso. Un solo attore, bravissimo, che passa da un periodo dall’altro della storia e che balza da un punto all’altro del mondo nel disegno del nostro mondo che fa da sfondo al monologo.
Gli episodi emblematici della guerra sono intervallati dai racconti tratti dal diario di un marine in Iraq, tratti dal blog sulla guerra in Iraq piu’ famoso degli Stati Uniti tanto che il Pentagono lo ha fatto chiudere.
Bello lo spettacolo. Assolutamente piacevole la serata (Laura, Ale, grazie della compagnia!). Ottima la cena (Al Molo 13 in via Rubens).
Ce ne fossero di serate cosi’… E stasera vediamo "Nuvole barocche". Speriamo meriti anche questo...
giovedì 2 ottobre 2008
2 ottobre- Leggere: la bellezza di ritrovare nelle parole degli altri le tue emozioni...
A volte è così: forse sono troppo concentrata sul mio vissuto per lasciare spazio alle vite e alle emozioni di chi scrive e dei personaggi di un libro, forse sono solo semplicemente troppo stanca. Ma se è vero che di solito divoro i libri, altre volte restano lì mesi e aspettano...
Ieri sera però Tre Uomini di bici di Paolo Rumiz mi guardava dall'alto della pila dei libri da riportare in biblioteca, lasciata sul tavolo del soggiorno per evitare che me ne dimenticassi travolta dalla baraonda mattutina.
E ho iniziato a leggerlo. E l'ho letto tutto, tutto d'un fiato.
Bello. Un racconto di viaggio. Un racconto di viaggio su due ruote.
Ho ritrovato molte delle nostre emozioni, dei nostri pensieri. Quello di Rumiz, Altan e del loro compagno era un viaggio molto diverso. Un viaggio verso Oriente. Verso Istanbul. Anche il ritmo rispetto al nostro viaggio era molto più intenso. Tappe da 140-160 km. Per un totale di 2000 km!
Però ci ho ritrovato tanto del nostro viaggiare. E mi sono ritrovata in queste parole con cui il buon Rumiz fa a posteriori una sorta di bilancio del viaggio:
"Oggi me ne accorgo. Quel viaggio leggero ha ordinato tutte le esperienze precedenti, dando loro un senso nuovo. Dormire ogni notte in un posto diverso mi ha regalato stabilità interiore. Ridurre a due sacche tutte le mie cose è diventato un confort impareggiabile. Andare con lentezza, anzichè caricarmi d'ansia, ha costretto una calma sconosciuta a immigrare in me. Allontanarmi dal mio mondo mi ha conciliato con me stesso, facendomi sentire a casa."
martedì 26 agosto 2008
10 agosto, giorno 10: ancora Budapest. Treno Budapest-Vienna. Auto Vienna-Milano
Scopriamo che non ci sono piu' posti per le bici sul treno diretto per Vienna (abbiamo chiamato tantissime volte all'ufficio informazioni ma non avevano pensato di dirci che ci potesse essere questo rischio). Ci trovano un'alternativa: cambio a Gyor. Fare su e giu' dai treni con bici, bimbi e annessi e connessi non e' proprio una passeggiata, anche perche' avremo solo un quarto d'ora, ma non abbiamo alternative.
Arrivati. Ancora Vienna. Dalla stazione raggiungiamo (un po' a fatica visto che abbiamo una bici in meno!) il parcheggio. Ritroviamo la nostra macchina. Sono le 5. Ripartiamo. Ci aspettano ancora 1000 km. In auto, questa volta.
E' stata una vacanza eccezionale. Il ritmo lento del viaggio in bicicletta consente di recuperare una nuova dimensione. Un viaggio in bibicletta consente di guardare e non solo di vedere. Consente di cogliere i dettagli, scoprire le piccole cose. Viaggiando in bicicletta sei padrone del tuo tempo. Un viaggio in cui quello che conta è il viaggio stesso e non la destinazione.
Viaggiare in bicicletta con i bambini consente di vivere insieme il viaggio in modo pieno, totale. Ore insieme, vicini. Il più delle volte "a portata di bacio".
A osservare. A indicare. A cantare. A raccontare.
In mezzo alla campagna. Pedalando tra i campi di girasole. Tra i campi di mais.
Ogni giorno una scoperta. Dietro ogni curva poteva esserci una sorpresa, qualcosa di nuovo, di inatteso.
Quanti animali abbiamo visto: cicogne e farfalle, mucche e cavalli, lumache e gattini, anatre e oche. Quanti discorsi abbiamo fatto. Quanti ricordi da portare a casa.
"E le mie gambe han camminato tanto. E la mia faccia ha preso tanto vento. E coi miei occhi ho visto tanta vita. E le mie orecchie tanta ne han sentita. E le mie mani hanno applaudito il mondo..."
Lorenzo Jovanotti - Dove ho visto te.
9 agosto, giorno 9: Szentendre - Budapest in treno. Visita di Budapest in bici
Continua a piovigginare ma lo spettacolo della citta' e' davvero unico.
Troviamo un comodissimo appartamento in pieno centro, lasciamo i bagagli e partiamo alla scoperta di Buda, la citta' vecchia. In bici, naturalmente.
La salita per raggiungere la fortezza e' l'ultimo frammento di fatica che si aggiunge a quanto abbiamo fatto ma la cittadella e' davvero suggestiva, cosi' come la vista della citta' che si gode da lassu'.
Lorenzo si riaddormenta tornando verso Pest. Decidiamo di t

Guardiamo il lato positivo, proviamoci. Meglio ora che a Vienna. Ormai il viaggio in bici volge al termine. E poi Ermis voleva cambiare bici...
Tanto ormai e' successo. Non riusciranno a rovinarci questa vacanza memorabile...
8 agosto, giorno 8: Eszergom - Szentendre. Km percorsi in bici: 31. Km percorsi in treno: 30. Due traversate del Danubio via fiume
7 agosto, giorno 7: Komarom-Komarno - Esztergom. Km percorsi:61
6 agosto, giorno 6: Gyor - Komarom. Km percorsi:63
lunedì 25 agosto 2008
5 agosto, giorno 5: rajka, terme di mosonmagyarovar, gyor. km percorsi: 63
Eravamo a Rajka, a casa di una simpatica signora che non parlava una parola di inglese e sotto la pioggia. E sotto la pioggia ci siamo svegliati anche il giorno seguente. Abbiamo passato una buona ora a cercare di capire cosa era meglio fare: piove o non piove, prendiamo il treno o proviamo a partire con le bici vedendo cosa succede... Il "dialogo" a gesti con la famiglia che ci "ospitava" si è affinato ulteriormente: siamo riusciti a vedere insieme quali erano le previsioni del tempo, a farci dire gli orari dei treni, ad avere le indicazioni per raggiungere le terme una volta arrivati a mosonmagyarovar..
Gentilissimi. Per 36 euro non abbiamo avuto solo una bella stanza per dormire e una ricca colazione, ma anche consigli, sorrisi, una nuova amica ungherese per Irene (la figlia Gloria di 5 anni) e la sensazione di essere stati "a casa".
Alla fine decidiamo di partire in bici. Piove ma poco. E rischiamo. Per tagliare decidiamo di fare la statale fino a mosonmagyarovar. Sono solo 15 km ma probabilmente è il pezzo di strada peggiore di tutta la vacanza. E in più piove. Per fortuna i bimbi sono nel carrellino, all'asciutto. Arriviamo a mosonmagyarovar e decidiamo di fare una sosta alle terme per vedere come evolve il tempo e decidere se proseguire in bici o prendere poi il treno.

Si riparte. Destinazione Gyor. E' quasi l'una e dobbiamo percorrere più di 40 km. Impegnativo, nelle nostre condizioni.
Nell'ultimo tratto buchiamo anche una ruota del carrellino. Per fortuna che abbiamo dietro il Fast. Provvidenziale. Confesso che gli ultimi km sono stati davvero duri.
Arriviamo a Gyor alle 7 passate. Solita ricerca di un posto per dormire. Dopo un po' di giri troviamo una pensione centrale ed economica. Abbiamo due stanze: in realtà è il sottotetto dell'hotel, il soggiornino tra le due stanze è il pianerottolo e il tutto è un po' vecchiotto ma per una volta non dobbiamo dirmire tutti in un letto e nel complesso la soluzione non è male.
Gyor è davvero carina.
martedì 5 agosto 2008
4 agosto, giorno 4: dall'austria alla slovacchia all'ungheria, hainburg-bratislava-ostrovne lucky-rajka. km percorsi: 50
Dopo un altro tratto di strada, decidiamo di fare una deviazione per far fare un bagno ai bambini nel lago ostrovne che la gente del posto ci dice essere molto carino.
La strada per raggiungerlo si rivela un sentiero sconnesso senza indicazioni di sorta, ma alla fine arriviamo. Il lago e' molto carino e ci sono molte persone che si fanno il bagno. Noi pero dopo un po di riposo decidiamo provvidenzialmente di ripartire: si e' alzato un vento strano e il cielo si e' scurito.. Ripartiamo e in effetti dopo qualche minuto inizia a piovere: mettiamo i bambini nel carrellino, ci mettiamo i k-way e superiamo il secondo confine della giornata, quello tra slovacchia e ungheria.
Quando ci sistemiamo riusciamo anche a fare conversazione a gesti: le solite cose tra mamme sui figli, ma anche divagazioni sulle macchine fotografiche (abbiamo la stessa ma a loro si e' rotta dopo pochi mesi) e riflessioni filosofico-immobiliari su cosa vuol dire vivere al confine (con gli slovacchi che vengono a comprare le case in ungheria).
Cena in un ristorante consigliato dalla signora che in effetti si e' rivelato molto "alla buona" ma anche particolarmente buono e incredibilmente economico per noi.
lunedì 4 agosto 2008
3 agosto, giorno 3: vienna-hainburg. km percorsi: 56

In realta avevamo valutato se tirare ancora per altri 18 km e arrivare a bratislava in modo da avere + tempo x visitare la citta.
Abbiamo poi deciso che un paio d'ore alla piscina di hainburg potevano essere un buon modo x finire la giornata.
Per dormire abbiamo trovato un albergo carino proprio nella piazza principale e la sera abbiamo cenato con wurstel e immancabile Spietzel alla festa del paese.
sabato 2 agosto 2008
2 agosto, giorno 2: Vienna
Domani partiamo. L'idea ottimistica e' di arrivare a Bratislava, ma sarebbe una tappa abbastanza lunga...
Non vedo l`ora...
1 agosto, giorno 1: viaggio + vienna
Giorno 1:
partenza da Milano alle 5.50 - arrivo a Vienna alle 16.30 circa. Il viaggio e' stato abbastanza lungo, rallentato un po' da code equamente distribuite tra Italia e Austria. Oltre alla solita tangenziale di mestre, infatti, siamo stati fermi un bel po' per lavori in Austria. La Graz-Vienna come la Salerno-Reggio Calabria!
I bambini per fortuna sono stati bravissimi. Altra nota positiva: i bellissimi paesaggi verdi delle montagne della Carinzia. Ci siamo (positivamente) stupiti nel vedere aree picnic al posto dei nostri tristi autogrill: panchine e tavoli, fontane per bere, prati dove gli austriaci avevano steso i loro teli e mangiavano allegramente... Bello! Non sembrava di essere su un'autostrada, ma in una festa di paese... Peccato che noi non avevamo con noi niente da mangiare e siamo dovuti andare tristemente a cercare uno dei pochissimi "autogrill"...
Scaricati i bagagli in hotel e rimontate le bici, siamo subito partiti per la nostra prima pedalata per la cittä.
Vienna e' proprio come te la immagini: imperiale e imponente, elegante e un po' aristocratica. Ieri pomeriggio e ieri sera ci siamo fatti un bel giro: girare in bicicletta ti consente di spostarti velocemente ma anche di fermarti dove vuoi. Vienna poi e' davvero la cittä ideale per andare in bici: e' piena di piste ciclabili e di gente che si muove in bici, dal businessman in giacca e cravatta, agli studenti, alle mamme con i bambini...
Cena in una birreria tipica viennese consigliata dalla Lonely Planet: la realtä non ha deluso le aspettative create dalla guida dove si parlava della schnitzel (parente stretta della nostra cotoletta alla milanese) piu grande di vienna... Abbiamo faticato a finirne una in quattro!
Intanto, perö stiamo per partire per un bel giro della cittä. In bici, naturalmente.

giovedì 31 luglio 2008
ci sto provando...
raccontare giorno per giorno cosa vivremo..
Ci sto provando e queso post e' una sorta di test. I'll risultato lo scopriro domattina
collegandomi dal pc.
Ci sto provando a preparare tutto con anticipo senza rischiare le partenze con l'ansia
di aver dimenticato qualcosa di rilevante..
Ci sto provando e l'ora ne e' conferma.
Ci abbiamo provato domenica a fare un anticipo di ciclovacanza: 45 km, milano-abbiategrasso
e ritorno con sosta rigenerante alla piscina di vermezzo..
Bello, anche se un po stancante, soprattutto x I'll caldo..
Vado a dormire. Diluvia
.
venerdì 25 luglio 2008
Benvenuta, Carolina!
Finalmente. E non perche' era in ritardo. Anzi, e' nata con due settimane di anticipo.
Finalmente. Perche' e' proprio vero che la gravidanza e' un'attesa: l'attesa di veder compiere davanti ai tuoi occhi il "miracolo della vita", l'attesa di poter stringere finalmente quell'essere che sapevi in una pancia ma che in effetti non avevi mai visto direttamente, l'attesa di poter sentire quell'odore di bimbo. Unico e buonissimo.
Gioia. Commozione. Tenerezza. E' stata una serata piena di emozione.
Benvenuta al mondo, Carolina.
Vedrai: e' un mondo bellissimo, pieno di cose, a volte difficile. Imparerai a conoscerlo, a metterti in gioco. Ti aspettano tante esperienze: non tutte saranno positive ma ognuna di queste ti insegnera' qualcosa. Ma, e questa e' la cosa piu' importante, non sarai mai sola. Noi ci saremo. Io ci saro'.
Benvenuta al mondo, Carolina.
mercoledì 23 luglio 2008
Lungo il bel Danubio blu..

venerdì 18 luglio 2008
La nascita del mio blog...
Estate: tempo di vacanze, progetti.. La voglia di fare e condividere tipica di questo periodo mi porta anche, finalmente, a pensare di far nascere il mio blog..
La prima domanda che mi pongo è quando riuscirò a trovare il tempo di alimentarlo, farlo vivere... Vedremo. Mi consola in fatto che alla fine riesco sempre a trovare frammenti di tempo per fare tante cose che in teoria proprio non ci starebbero...
Benvenuto nel world wide web, mio blog. In bocca al lupo!