sabato 3 agosto 2013

Giorno 8 - Verso casa, nach Hause: Mainz - Dusseldorf (5+4 km ostello/stazione-stazione/casa)

Ultimo risveglio fuori casa, ultima partita a biliardino nell'ostello, prima e ultima ruota bucata da cambiare, ultimo giro per Magonza e poi via sul treno verso casa, ripercorrendo in poche ore la strada conquistata faticosamente, metro dopo metro, pedalata dopo pedalata.
1 giorno in 20 minuti, 7 giorni in poco piu di tre ore.

Non solo una vacanza, non solo un viaggio lento: «In un viaggio lento tutto si riempie di simboli: la salita è penitenza, il bivio è scelta, il rettifilo introspezione. Il ponte è passaggio sicuro sull’acqua, sul pelago dell’incognito» Paolo Rumiz.

Due adulti, tre bambini, quattro biciclette e un carrellino, lungo il fiume, riva destra, riva sinistra, attraverso il fiume coi battelli o sui ponti,  tra campi di grano e vigneti, campi di girasole e prati. Sette giorni e 310 chilometri di pioggia e sole, risate, sbucciature e pianti, musei e racconti, cigni e castelli, isole e uccelli, libertà e leggerezza.
Le bici «sono state macchine da presa, rosario di orazioni, miscelatore di immagini e memorie, fabbrica di pensieri e di sogni straordinari».
Quelle immagini, quelle memorie, quei pensieri e quei sogni che ci accompagneranno fino alla prossima vacanza.

Giorno 7: Bingen - Mainz (Magonza) 46 km

"Terra!", si sentiva urlare dal punto piu alto della  nave quando finalmente si raggiungeva la meta, l'obiettivo del viaggio. Noi invece non abbiamo gioito piu di tanto al nostro arrivo a Mainz (Magonza). Eppure lei, Magonza, ce l'ha messa tutta: tramonto spettacolare sul fiume, allegri e pullulanti beach bar lungo il reno come qui li ho visti solo a berlino, qualche scorcio del centro storico (intravisto dalla pista ciclabile, con promessa di una visita un po' meno veloce domani) davvero grazioso.
Non e' che non eravamo felici di essere arrivati a Mainz in particolare. Eravamo solo forse un po' straniti dal fatto che fosse finita. Perche pedalare tutto il giorno, cambiare posto per dormire ogni notte, ignorare sistematicamente cosa ci sia dietro ogni angolo sono sensazioni strane il primo giorno, a cui pero poi ci si abitua e da cui poi é difficile disabituarsi, tornando alla vita normale. Come in ogni vacanza. Ma questa vacanza, a differenza di molte altre, non prevede che ci sia un viaggio, funzionale alla destinazione da raggiungere, la "terra" avvistata dopo la navigazione. La vacanza e' il viaggio, il percorso, non la destinazione. Mainz, come Koln, Bonn, Bad Honningen, Koblenz, St Goar e come tutti i castelli, le spiagge, gli scorci di questo tratto di Reno.

Tornando al nostro arrivo c'e' da dire che a contribuire allo stranimento generale c'era eravamo di sicuro una certa stanchezza, visto che siamo entrati nell'ostello alle 9 passate.
Oggi pedalata lenta, sempre per via di un caldo incredibile e grosse pause, la piu lunga delle quali ci ha tenuto un buon tre ore a mollo nella bella piscina di Eltville, per la gioia dei bambini, tra scivoli e trampolini.
Questo tratto di Reno torna a essere ampio, come prima di Koblenz, ma forse piu "selvaggio". Uccelli di tanti tipi diversi, cicogne o ovviamente anatre e cigni oggi sono stati avvistati in gran quantita'.
Una bella ultima tappa. E domani si torna indietro. In treno.

venerdì 2 agosto 2013

Giorno 6: St. Goar - Bingen 43 km

Se l'altro ieri e' stata la giornata del vento e ieri dell'acqua, oggi - per rimanere sui cinque elementi - e' stata la volta del fuoco. Non proprio fuoco in senso stretto, intendiamoci, ma oggi il sole bruciava come fuoco sulla nostra pelle e sulle nostre teste (munite di casco, per fortuna) mentre pedalavamo.
Ci sono stati momenti in cui, con 36 gradi e il sole a picco, abbiamo pensato di non farcela ad arrivare a destinazione. Ma alla fine, spendendo un patrimonio in bibite fresche ad ogni kiosk che incontravamo e viaggiando praticamente in costume, siamo riusciti non solo ad arrivare a Bingen ma anche a trascorrere la giornata probabilmente piu bella delle nostre vacanze.
Ma partiamo dal principio, ovvero dalla visita a cio' che e' rimasto del castello Rheinfels, seguita dal passaggio vicino alla rocca di Lorely, dove una leggenda racconta di navi schiantate contro una rupe perché attratti dal canto di una fanciulla (dov'e' che l'ho gia sentita 'sta storia? ;-) ) e il passaggio attraverso i deliziosi paesini di Oberwesel e di Bacharach. In mezzo anche la visita a un altro castello, quello di Pfalzgrafenstein, situato in mezzo al fiume. Le bellezze viste nella giornata di oggi valgono da sole il viaggio. Il fiume (e con lui la ciclabile) passano nei pressi di una serie inimmaginabile di castelli. E il viaggio, con la testa in su a distinguere i castelli sulle colline,  diventa una scoperta e una meraviglia continua.
Alle sette passate siamo finalmente arrivati a Bingen. Ostello bellissimo e nuovissimo con vista incredibile sul fiume e serata in un parco pubblico eccezionale con "palestra" gratis (attrezzi di metallo degni dei migliori centri fitness), partita di scacchi sotto il cielo e tanto altro. Se a Dusseldorf mi mettessero un posto cosi e il wasserspielplatz di koblenz, sarebbe ufficialmente la mia citta ideale dove vivere.
Domani ci aspetta l'ultima tappa: pedaleremo fino a Mainz (Magonza).
Ma, come, é già finita???
:-(

mercoledì 31 luglio 2013

Giorno 5: Koblenz - St Goar (46 km)

Giornata di acqua e castelli.
L'acqua dei due fiumi, la mosella e il reno, che si incontrano, al Deutches Eck da cui siamo partiti e l'acqua del piu bel Wasserspielplatz (parco giochi con l'acqua) che io abbia mai visto e in cui i bambini abbiano mai giocato.
E giornata di castelli che qui, nel pezzo di Reno patrimonio dell'umanita per l'unesco, incontri dietro ogni ansa del fiume: oggi abbiamo pedalato tra Burg Stolzenfels, Burg Liebenstein e Burg Katz e Burg Maus (castello gatto e castello topo, denominati cosi proprio per la rivalita tra i due signori). E Burg Rheinfels, che domattina vorremmo provare ad andare a visitare, essendo proprio dietro il nostro ostello.
E confermo la grandiosa scoperta degli ostelli per famiglie e giovani: a colonia l'ostello in cui siamo stati (koln deutz) era una struttura nuovissima, praticamente in centro, con colazione abbondante e pure buona: 85 euro (ovviamente in camera privata con grosso bagno). Difficile per noi trovare un hotel che non si spaventi per il numero delle persone, che non ci proponga due stanze e che se proprio fa uno strappo mettendoci in una stanza sola non ci chieda almeno 150 euro.
Questo ostello di stanotte e' molto diverso da quello di colonia: struttura vecchia e bagno al piano ma posizione invidiabile con bellissima terrazza per mangiare (abbiamo preso la cena per i bambini a... 9 euro. Totali!) affacciata sul reno tra tre castelli e... un prezzo di poco superiore a quanto abbiamo pagato ieri in campeggio: 45 euro in 5! Sorprendente!

NdR. Le foto arriveranno: dopo due giorni di campeggio la batteria del cell era ko.

Giorno 4: Bad Hönningen - Koblenz (43 km)

Giornata pesante. Ancora tentativi di pioggia, quasi mai andati a buon fine - per fortuna -ma guardare continuamente il cielo per capire se stai per essere fradicio o no non e' per niente piacevole. E poi vento. Forte e, ovviamente, contrario, tanto per rendere la cosa ancora piu difficile.
Tappa bruttina anche dal punto di vista del paesaggio e della pista ciclabile, quasi sempre parallela a strade trafficate o alla ferrovia e comunque senza scorci particolarmente interessanti.
E, tanto per completare il quadro, dolori alle ginocchia per ermis e umore generalmente un po' cupo. A memoria ricordo la stessa "curva" negli altri viaggi: i primi due giorni ti spinge l'adrenalina, la novita', l'entusiasmo. Al terzo-quarto c'e' un piccolo grande crollo. E poi si riparte con rinnovata energia. Scrivendo questo post con un giorno di ritardo so che anche questa volta e' andata cosi... eh si, ieri sera niente racconti: il crollo e' stato anche fisico: non solo niente racconti ma anche niente giro di Koblenz previsto e niente cena fuori. Arrivati nel campeggio (che si trova all'angolo, denominato Deutsches Eck - angolo tedesco-, in cui la Mosella e il Reno confluiscono in un solo fiume) siamo riusciti solo a montare le tende, comprare qualcosa da mangiare al supermercato vicino e, dopo una cena piu che improvvisata, crollare. Ma forse avevamo proprio bisogno di un sonno ristoratore...

lunedì 29 luglio 2013

Giorno 3: Bonn - Bad Hönnigen (49 km)

Giornata piena, pienissima. Ma anche bellissima. I bambini sono sempre piu incredibili: quasi 50 km col sorriso sulla faccia. E tutto il tempo a dirci che andiamo troppo piano per loro. Tempo ancora un po' pazzerello che pero' non ci ha impedito di arrivare alla destinazione prevista e di goderci un classico delle nostre vacanze in bicicletta: il picnic. Oggi ci sono stati ancora tre attraversamenti del fiume ma sopratttto c'e' stata la visita del museo della pace di Remagen, dove sorgeva il ponte caduto in seguito ai tanti bombardamenti, ma comunque non prima di aver fatto passare le truppe americane. Un'occasione per raccontare ai bambini cosa accadde alla nostra europa quasi 70 anni fa e per riflettere sull'assurdita' della guerra.
A pomeriggio ormai inoltrato siamo arrivati al campeggio di Bad Hönnigen che si trova proprio lungo la riva del fiume, in tempo per montare le tende, sistemarci, cenare al buonissimo Biergarden del campeggio facendo nell'attesa anche una partita a Minigolf. Non abbiamo fatto in tempo invece a fare un tuffo alla piscina delle terme adiacenti al campeggio, ma abbiamo promesso che sara' la prima cosa che faremo domattina, prima di rinforcare le bici in direzione Koblenz.
Buona notte!

domenica 28 luglio 2013

Giorno 2: Köln - Bonn 40 km

Metti-togli-metti-togli. Oggi abbiamo fatto questo con i nostri poncho, tra una pioggierellina e l'altra, tra qualche tuono che annunciava un temporale mai arrivato e le nuvole che si prendevano gioco di noi facendo esattamente il contrario di quello che ci saremmo aspettati.
Pero' - tra pause dettate da falsi allarmi pioggia e ripartite proprio quando stava iniziando a gocciolare - ce l'abbiamo fatta a raggiungere Bonn, pedalando per 40 km tondi tondi, con i bambini che non si sono MAI lamentati (mentre ieri era tutto un "sono stanco", "quanto manca", "non ce la faccio piu") e arrivando a destinazione alle 4 di pomeriggio. Doccia, giro per Bonn e cena alle 7 e ora siamo gia' tutti in direzione letto... la stanchezza oggi si fa sentire! 

sabato 27 luglio 2013

Am Rhein entlang (lungo il Reno). Giorno 1: Düsseldorf - Köln (28 km + treno da Dormagen a Köln)

E siamo alla nostra quarta vacanza in bicicletta: Danubio, Loira, Lago di Costanza e quest'anno... il Reno, partendo per la prima volta in bici dalla porta di casa nostra! Il Reno, che negli ultimi 12 mesi ci e' diventato cosi familiare, scorrendo al nostro fianco durante picnic, passeggiate, aperitivi, pattinate e grigliate. Ma oggi, una volta arrivati all'hafen (porto) non siamo tornati indietro verso casa come tutte le altre volte, ma siamo andati avanti.
A fermarci ci ha pensato poco prima di Benrath un temporale di quelli in cui hai paura anche se sei adulto e vaccinato: cielo nero, pioggia a secchiate, rami che si spezzano e vento sibilante. E noi cinque sotto, in bici. In realta ci ha salvato una tettoia. Abbiamo aspettato pazientemente una mezz'oretta e quando sembrava definitivamente passata siamo ripartiti. Errore! Non avevamo fatto duecento metri che rieccolo tornare, il temporale. Se possibile peggio di prima. E stavolta ci ha salvato un mc donald in mezzo a una strada tra la campagna e la zona industriale dove non ti aspetti di trovarlo. E invece per fortuna c'era e non sono stata mai cosi felice di vederne uno. Armati di nuova pazienza, ma stavolta aiutati da un paio di porzioni di brownie, abbiamo aspettato ancora che finisse di scaricare tutto (ma stavolta per davvero) dal cielo.
Finita la parentesi temporale estivo che puo' rischiare di rovinarti la vacanza in bici, ripartiamo consapevoli che non arriveremo piu a colonia contando solo su 8 gambe e altrettante ruote. Sappiamo ormai che fare 50 km in un giorno e' diventato impossibile e che ricorreremo al treno. Ma non prima di aver preso la chiatta che attraversa il fiume col suo carico di una manciata di auto e una mezza dozzina di bici e di aver visto Zons che tutti ci hanno detto essere molto carina e che infatti ci e' piaciuta molto. Proseguiamo poi verso Dormagen attraversando una bella campagna fatta di campi di girasole, mais e (crediamo) carote e dove abbiamo incontrato cavalli, mucche, cicogne ma anche una lepre e un falco.
Alla stazione di Dormagen scopriamo che non c'e' modo di arrivare al binario se non portando bici (4) e carrellino (1) a spalla. Idem alla stazione di Köln, causa ascensore rotto. E stavolta bike friendly manco per niente.
Per fortuna proprio davanti alla stazione c'e' l'ostello che ho prenotato. Si, lo so che io i diciott'anni li ho passati da un pezzo ma qui gli ostelli non si chiamano solo "della gioventu" come in italia, ma anche "delle famiglie": e infatti qui nessuno mi ha fatto prendere due camere e pagare un occhio della testa perche siamo in.5. Prezzo basso, posizione centrale, pulizia. Soddisfattissimi. Meno male: perche ne avevo prenotati altri 3-4 per i prossimi giorni.
Dopo una doccia rigeneratrice (credo che le docce piu desiderate e piacevoli della mia vita siano proprio quelle delle vacanze in bicicletta) ci siamo fatti un bel giro per la bella Colonia (ooopppsss... non lo dite a quelli di Düsseldorf: potrebbero cacciarmi dalla citta, vista la rivalita' tra le due).