lunedì 25 agosto 2008

5 agosto, giorno 5: rajka, terme di mosonmagyarovar, gyor. km percorsi: 63

Riprendo ora il nostro diario di viaggio. Non più in tempo reale, purtroppo. Ma la tecnologia non ci ha aiutato e il blackberry non ne voleva più sapere di andare su internet...
Eravamo a Rajka, a casa di una simpatica signora che non parlava una parola di inglese e sotto la pioggia. E sotto la pioggia ci siamo svegliati anche il giorno seguente. Abbiamo passato una buona ora a cercare di capire cosa era meglio fare: piove o non piove, prendiamo il treno o proviamo a partire con le bici vedendo cosa succede... Il "dialogo" a gesti con la famiglia che ci "ospitava" si è affinato ulteriormente: siamo riusciti a vedere insieme quali erano le previsioni del tempo, a farci dire gli orari dei treni, ad avere le indicazioni per raggiungere le terme una volta arrivati a mosonmagyarovar..
Gentilissimi. Per 36 euro non abbiamo avuto solo una bella stanza per dormire e una ricca colazione, ma anche consigli, sorrisi, una nuova amica ungherese per Irene (la figlia Gloria di 5 anni) e la sensazione di essere stati "a casa".
Alla fine decidiamo di partire in bici. Piove ma poco. E rischiamo. Per tagliare decidiamo di fare la statale fino a mosonmagyarovar. Sono solo 15 km ma probabilmente è il pezzo di strada peggiore di tutta la vacanza. E in più piove. Per fortuna i bimbi sono nel carrellino, all'asciutto. Arriviamo a mosonmagyarovar e decidiamo di fare una sosta alle terme per vedere come evolve il tempo e decidere se proseguire in bici o prendere poi il treno.



L'acqua caldissima delle terme è proprio quello di cui avevamo bisogno dopo la pedalata sotto la pioggia. La sosta è provvidenziale: non solo per il relax di queste terme (che ci sono piaciute molto, ma allora non sapevamo ancora quante altre ne avremmo incontrate...) ma anche perchè mentre noi ci crogioliamo nell'acqua calda esce fuori un bel sole.
Si riparte. Destinazione Gyor. E' quasi l'una e dobbiamo percorrere più di 40 km. Impegnativo, nelle nostre condizioni.
Nell'ultimo tratto buchiamo anche una ruota del carrellino. Per fortuna che abbiamo dietro il Fast. Provvidenziale. Confesso che gli ultimi km sono stati davvero duri.
Arriviamo a Gyor alle 7 passate. Solita ricerca di un posto per dormire. Dopo un po' di giri troviamo una pensione centrale ed economica. Abbiamo due stanze: in realtà è il sottotetto dell'hotel, il soggiornino tra le due stanze è il pianerottolo e il tutto è un po' vecchiotto ma per una volta non dobbiamo dirmire tutti in un letto e nel complesso la soluzione non è male.
Gyor è davvero carina.

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