martedì 26 agosto 2008

7 agosto, giorno 7: Komarom-Komarno - Esztergom. Km percorsi:61

L'oretta passata alla terme di Komarom e' stata molto piacevole ma davvero troppo breve. Decidiamo di rimandare la partenza e fare una nuova puntata - questa volta un po' piu' lunga - in mattinata, prima di partire. Dobbiamo pero' cercare di ridurre piu' possibile la tappa della giornata.

La guida ci dice che il versante slovacco e' piu' agevole. Decidiamo di riattraversare il Danubio e raggiungere Esztergom tramite la sponda nord. Cosi' non riusciremo a vedere Tata ma un paio d'ore di piscina e la gioia di Irene e Lorenzo quando abbiamo detto loro che saremmo tornati alla piscina che tanto era loro piaciuta compensano ampiamente.

Partiamo.




Passiamo l'ennesimo ponte e raggiungiamo Komarno, che in realta' era un'unica citta' con Komaron prima della prima guerra mondiale e della divisione tra Slovacchia e Ungheria.

Problema operativo ma fondamentale: siamo in Slovacchia e abbiamo solo euro e fiorini ungheresi. Qui non prendono nessuna delle due valute e nella campagna slovacca la carta di credito e' pressoche' ignota.

Per fortuna nell'ennesimo centro termale, a Patince, ci imbattiamo in un lussuoso hotel 4 stelle con annesso ristorante. Qui per fortuna prendono la carta e riusciamo cosi' a pranzare. Il miglior pranzo dell'intera vacanza. Piatti di altissimo livello (due filetti eccezionali, un piatto di pasta per i bambini, contorni vari) con un conto sorprendente: 37 euro.

Ripartiamo. Maciniamo chilometri (o chilimetri, come dice la mia bimba!) lungo il Danubio e finalmente vediamo all'orizzonte la celebre cattedrale di Esztergom. In realta' si tratta quasi di un miraggio: eszergom dista ancora alcuni chilometri e l'effetto ottico e' dovuto all' altezza e all'imponenza della cattaderale. Ma non importa: vedere cosi' a portata di vista il traguardo ci da' nuova energia.



Avremmo cercato volentieri una sistemazione per la notte a Sturovo, la citta' di fronte a Eszergom ma piu' vicina perche' sul fronte slovacco. Niente: non c'e' neanche una stanza libera. Ennesimo, spettacolare ponte sul Danubio e arriviamo ad Eszergom. Qui troviamo dei signori fantastici, di una gentilezza quasi eccessiva e imbarazzante. Non parlano una parola di inglese e continuando a guardare noi, i bambini, le bici con gli zaini e il carrellino ci sorridono e ripetono "super, super".


Qui abbiamo a nostra disposizione un intero appartamento: grandissimo e molto funzionale. Siamo proprio sotto la cattadrale.
Anche oggi ce l'abbiamo fatta.

Nessun commento: