martedì 26 agosto 2008

8 agosto, giorno 8: Eszergom - Szentendre. Km percorsi in bici: 31. Km percorsi in treno: 30. Due traversate del Danubio via fiume

Leggendo i diari di viaggio di chi ci aveva preceduto e studiando la guida ci eravamo convinti da tempo che sarebbe stato opportuno limitare solo ad alcuni piccoli tratti l'ultima tappa del viaggio per quanto riguarda le bici. Pare che la strada non sia delle migliori: non ciclabile e neanche strade di campagna ma una statale trafficata. Avevamo deciso che avremmo preso un bel battello da Eszergom con destinazione Szentendre e che poi da li' avremmo raggiunto Budapest in bici.

La realta' si e' rivelata un po' diversa, purtroppo.. Meta' mattinata passa cercando di capire dove parte il battello e quando finalmente individuiamo il posto giusto e dopo aver aspettato per un bel po' scopriamo che in realta' e' operativo solo il sabato e la domenica. Ricorderemo questa mattinata per la maleducazione dell'addetto della societa' dei trasporti su fiume. Un solo ungherese estremamente scortese non puo' ovviamente minare il ricordo di tanti sorrisi e la gentilezza e la disponibilita' che abbiamo incontrato in quei giorni.

Superiamo lo sconforto e cerchiamo di abituarci al nuovo programma: ci aspettano ancora decine di km sulle due ruote. In realta' le cartine della nostra fantastica guida ci fanno scoprire che passando sul fronte slovacco c'e' la ferrovia che puo' farci saltare un bel pezzo. Raggiungiamo il primo punto utile per l'attraversamento del fiume che avviene con una sorta di chiatta che "fa la spola" tra le due sponde, portando auto e persone. Siamo ancora sfortunati e vediamo la barca partire. Ne avremo ancora per un'oretta, in attesa del suo ritorno.




Passiamo il tempo giocando a memory e guardando con un misto di tenerezza e ammirazione due fidanzati francesi che... sono messi peggio di noi! Sulle bici portano non solo i bagagli, con tenda e sacchi a pelo ma anche... una chitarra! Ci hanno fatto sorridere, anche perche' hanno ingannato l'attesa cucinandosi e mangiando un risotto liofilizzato grazie al loro fornellino da campeggio. Mitici!

Passaggio in treno che in mezz'ora ci fa macinare 30 km. Incredibile come tutto, anche le distanze, possano essere relative! Bellissimi i paesaggi. Siamo lungo la famosa Ansa del Danubio e gli scorci sono davvero memorabili.

Ancora un passaggio in barca per attraversare di nuovo il fiume, raggiungendo la Szentendrei Sziget, una verdissima isola al centro del Danubio. Grazie ad un ponte ci evitiamo l'ennesimo passaggio fluviale per tornare sulla terra ferma. Pedaliamo per un bel pezzo ancora lungo il fiume in uno dei passaggi piu' piacevoli. Pedalando pedalando ci imbattiamo nell'ennesima piscina/centro termale. Il richiamo come sempre e' fortissimo. Senza molti tentennamenti decidiamo di abbandonare l'idea di arrivare a Budapest in serata e di fermarci.

Ancora tuffi, scivolate e relax. D'altronde... siamo in vacanza!


Serata piacevole a Szentendre, cittadina davvero carina. Nella piazza principale dove ceniamo c'e' l'opera. Irene e Lorenzo apprezzano, seduti per terra ascoltano un po' rapiti... Incontriamo anche in quest'ultima tappa prima di Budapest una coppia di Milano che abbiamo incontrato praticamente ogni sera. Siamo partiti lo stesso giorno. Ci fermiamo negli stessi posti. In ritmo e' un po'diverso: loro arrivano con calma nel primo pomeriggio e quando noi arriviamo qualche ora dopo si sono gia' riposati, hanno fatto una doccia e stanno per cenare...
Nonostante questo ci dicono che siamo "eroici" e ci fanno i complimenti. Non e' male, detto da chi e' alla sua quinta "ciclovacanza" e si e' girato mezza Europa su due ruote.
In effetti in questo viaggio abbiamo incontrato e ricontrato piu' volte molte coppie di ciclisti e molti gruppi: i due milanesi, un gruppo di svizzeri, un gruppetto di ragazze italiane, molti tedeschi... ma non abbiamo incontato neanche una famiglia con bambini piccoli come i nostri ( in realta' abbiamo incontrato solo un'altra famiglia, con bambini sui 10 anni).

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